giovedì 23 luglio 2009

Io credo in Obama


Io credo in Obama e nella sua rivoluzione sanitaria. Io spero che Obama possa distruggere i repubblicani ed i colossi farmaceutici che solo alle loro spalle.

Partiamo da alcune semplici constatazioni: l' OMS è un colosso che muove ogni due anni oltre 5 miliardi di dollari, le entrate sfiorano 5 miliardi e mezzo, le uscite superano i quattro. Chi paga? Oltre l'80 per cento deriva da contributi volontari, perlopiù legati alle condizioni dettate dai donatori, quasi tutti privati. Come fa allora l'Oms a essere davvero autonoma nelle strategie e nelle scelte operative?


Di seguito si riportano alcune considerazioni


Il ruolo di Big Pharma nella creazione e distribuzione di eroina, LSD, meth*, Ecstasy e speed (amfetamina)
NewsTarget.com, 03 Aprile 2007 di Mike Adams
* Methamphetamina (methylamphetamina o desoxyephedrina), comunemente abbreviato in meth, è un farmaco psicostimolante. Viene prescritto per il disturbo da deficit di attenzione e iperattività o per la narcolessia con il marchio Desoxyn. Viene anche usato illegalmente per scopi ricreativi. "Crystal meth" si riferisce alla forma cristallina, fumabile del farmaco (per maggiori informazioni vedi anche
http://www.tom-online.it e Methamphetamine).
La maggior parte dei consumatori pensa che le droghe da strada sono una classe completamente differente dai farmaci da prescrizione, e crede che le case farmaceutiche non produrrebbero e non venderebbero mai droghe da strada. Indovina un po'? Come leggerai qui, le case farmaceutiche in realtà inventarono molte di queste droghe da strada ora considerate essere le più devastanti, incluso eroina e meth ("ice", altro nome del
crystal meth).
Qui di seguito ci sono sette fatti dei quali probabilmente non sapevi nulla, a proposito della connessione tra droghe da strada e case farmaceutiche:
1. L'eroina fu lanciata come medicina da Felix Hoffman, un dipendente della Bayer, alcuni giorni dopo aver intentato l'aspirina. La Bayer fece immediatamente domanda per il marchio di fabbrica sulla parola "heroin", quindi iniziò a distribuire la droga come cure per l'assuefazione alla morfina. Fu anche distribuita ccome sciroppo per la tosse per i bambini.
2. Parke-Davis, una consociata di Pfizer, promosse e vendette cocaina. Produsse perfino un "kit per l'iniezione di cocaina" completo di siringa per bucarsi.
3. Una consociata di Novartis, la Sandoz Laboratories, introdusse il mondo all'LSD nel 1938, distribuendola come farmaco psichiatrico chiamato Delysid. Questa stessa casa farmaceutica ha anche creato la saccarina, il dolcificante chimico artificiale.
4. Il gigante farmaceutico Merck aprì la strada alla lavorazione commerciale della morfina ricavata dall'oppio e fu un grande pusher e distributore di cocaina. Merck ha anche brevettato MDMA (Ecstasy, la droga rave). Dopo la Seconda Guerra Mondiale Merck ha, inoltre, iniziato a produrre pesticidi e conservanti per cibo.
5. Ritalin è "speed" per bambini. Un'amfetamina chimica, il Ritalin è fatto con sostanze proibite che ti porterebbero in prigione se tu le vendessi a un bambino in strada, nonostante ciò la droga attualmente viene prescritta a milioni di bambini in età scolare negli Stati Uniti (in Italia è appena stata
approvata dall'AIFA, ndr) per curare una "condizione chimica del cervelo" inventata dalle case farmaceutiche.
6. Negli anni 1930, le case farmaceutiche distribuirono amfetamina in tutto il paese come inalatore medicamentoso per curare la congestione nasale. L'amfetamina in forma di tavoletta era ampiamente disponibile e spesso abusata da studenti, camionisti e altri gruppi.
7. Il Meth originariamente fu sintetizzato dai chimici e successivamente raffinato dalle case farmaceutiche. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il "meth" fu realmente prescritto ai soldati dagli USA, Germania e Giappone. Perfino Hitler era conosciuto dal suo proprio staff come un "consumatore di meth". Per la fine della guerra, milioni di militari erano assuefatti alla droga.
Oggi, il meth ("crank") è fatto con ingredienti che si trovano in medicinali per il raffreddore in tutto il paese. Mentre un'epidemia di meth spazza l'America, distruggendo intiere comunità e perfino minacciando alcuni stati (in particolare le Hawaii), le case farmaceutiche insistono che i loro medicinali per il raffreddore dovrebbero restare sui banconi dei negozi e non essere classificati come sostanze proibite. Attualmente non c'è alcuno sforzo legislativo di qualsiasi tipo per proibire in tutto il paese le medicine per il raffreddore contenenti le sostanze chimiche utilizzate per creare il meth.
Inoltre, collegato: la Coca-Cola conteneva veramente cocaina durante le sue prime decadi sul mercato (conteneva anche estratto di noce di kola (cola, vedi
http://en.wikipedia.org/wiki/Kola_nut, da qui il nome). Successivamente la cocaina fu eliminata dalla formula e sostituita con la caffeina, una sostanza che induce dipendenza in modo simile e serve allo stesso scopo.
Una volta che hai realizzato la connessione tra droghe da strada e farmaci da prescrizione, è facile comprendere come mai Big Pharma è un grande sponsor del Partnership For A Drug-Free America -- perché non vogliono che i consumatori prendano le droghe dagli spacciatori da strada, bensì vogliono che la gente acquisti la droga dalle case farmaceutiche! I tentativi delle case farmaceutiche di mettere fuorilegge le droghe da strada non è altro che un modo di eliminare la competizione e monopolizzare il mercato della droga.
In definitiva, Big Pharma è solo un altro cartello di spaccio di droga che ha gli stessi scopi di qualsiasi altro spacciatore di droga: convincere i consumatori che hanno bisogno della tua droga, inchiodarli a ciò, ed eliminare la competizione.
L'unica differenza è che Big Pharma ha avuto talmente tanto successo nel fare affari con le droghe che ha fondi sufficienti per comprarsi il Congresso, la Food and Drug Administration e praticamente tutta l'industria psichiatrica (per non parlare delle scuole mediche e dei punti vendita rappresentati dai media ufficiali).
Oggi, oltre il 40 percento della popolazione USA ingerisce le sostanze chimiche sintetiche prodotte e distribuite dalle case farmaceutiche e approvate dalla FDA.
Le case farmaceutiche pensano che questo numero è troppo basso. Il loro scopo è quello di avere il 100 percento della popolazione USA che assume non solo un farmaco al giorno, ma più farmaci ogni giorno, per tutta la vita.


E ancora...


di Lameduck l’orizzonte degli eventi
Se, come abbiamo visto ieri, esistono epidemie che decimano popolazioni ma delle quali non si parla perchè non è conveniente per i potentati industriali, nucleari, chimici e militari, dobbiamo invece confrontarci periodicamente con epidemie, anzi pandemie, che suona ancor più sinistro, che servono al contrario a portare profitti nelle casse degli stessi potentati.
E’ il caso delle epidemie ricorrenti che improvvisamente riempiono le pagine dei giornali e telegiornali. E’ facile capire quando la propaganda si impossessa della notizia di cronaca. Se vi sono ambiguità e contraddittorietà nel messaggio, se si parla di vaccini, se l’inviata ci parla di rischio concreto ma, lei sola in mezzo alla folla, non indossa la mascherina e alla fine si nomina un farmaco miracoloso che potrebbe risolvere il problema, mostrandoci immagini di repertorio di una linea di produzione di capsule colorate dello stesso, possiamo essere quasi certi che si tratti di Big Pharma che batte cassa. I metodi sono terroristici ma milioni di dollari di profitti valgono bene un po’ di ansia in più nella popolazione, così oltretutto si vende dell’altro Tavor.
Riguardo all’ultima epidemia di influenza suina, il messaggio dice che potrebbe diventare pandemia ma la situazione è sotto controllo, è una nuova combinazione di virus aviari, suini ed umani, quindi potenzialmente micidiale come il famigerato virus della “Spagnola”, non c’è ancora il vaccino e probabilmente è troppo tardi per fabbricarlo, però abbiamo scorte imponenti di farmaci antivirali, ovvero gli inibitori della neuraminidasi. Conservano ancora il pudore di non chiamare l’antivirale con il suo nome, Tamiflu, ma è un cache-sex da Carnevale di Rio, esiguo. Presto cadrà anche quello.La cosa incredibile è che non parlano di come è nato il focolaio di infezione, dello stato spaventoso in cui versano certi allevamenti messicani di suini, le cui carni finiscono negli insaccati dei gringos. Ciò che interessa è globalizzare la notizia, per globalizzare il profitto.
Ogni volta che si parla di influenza e relativa pandemia ricompare lo spettro della “Spagnola”, la più terribile del secolo scorso, che causò un minimo di 20 milioni di morti. Per nostra fortuna, pandemie di quel genere, provocate da una concatenazione di eventi straordinari, sono molto rare. Lo spettro di un evento traumatico che potrebbe ripetersi è però un fenomenale piede di porco propagandistico, in grado di scatenare ataviche paure risalenti ai secoli della Morte Nera, la Peste.
Per stimare il rischio concreto pandemico e distinguerlo dalla propaganda di Big Pharma è utile leggere i dati epidemiologici. Leggevo oggi un articolo della Stampa con la casistica delle ultime terribili malattie che, secondo i media, avrebbero dovuto dipingere scenari postapocalittici per l’umanità: encefalite spongiforme bovina (”mucca pazza”) 139 casi nel mondo, SARS 890, influenza aviaria 369 casi. Tutte definite, a suo tempo, pandemie.Se pensiamo ai miliardi di esseri umani abitanti il pianeta Terra si tratta di cifre risibili, con tutto il rispetto per chi ci ha lasciato le penne, compresi i milioni di volatili sacrificati nel 2005 in occasione dell’ultimo spauracchio dell’aviaria.I dati epidemiologici vanno sempre riportati all’entità della popolazione generale. In questi giorni stiamo parlando di poche decine di casi in città di decine di milioni di abitanti: Città del Messico e New York.
La combinazione di virus provenienti da vari animali di cui parla il terrorismo psicologico dei media, riesumando il mito della Chimera, offusca il fatto che normalmente certi tipi di virus come quelli influenzali di tipo A passano da un ospite appartenente ad una specie ad un’altra; in questo caso, dai volatili ai suini e poi all’uomo.Il virus influenzale di tipo B è invece esclusivamente umano.A volte un virus passa da una specie all’altra per colpa dell’intervento dell’uomo, con conseguenze che possono essere imprevedibili. Nei primi anni di produzione dei vaccini antipolio, alcune partite furono contaminate da virus animali SV-40 provenienti dai reni di scimmia nei quali venivano coltivati i ceppi vaccinali. Successivamente compare l’HIV che sembra una variante umana di quello stesso virus animale. In questi casi si può parlare di possibile ibridazione.
I virus sono tra le peggiori bestiacce che vivono sulla Terra. Sono parassiti che sfruttano il materiale genetico delle cellule ospiti per replicarsi, dopodiché la cellula parassitata muore. Di solito, i virus più adatti alla sopravvivenza sono quelli che non uccidono l’intero organismo ospite, come fa il devastante Ebola, ma quelli che lo risparmiano. Infatti, un virus troppo letale in breve tempo, assieme all’ospite, eliminerebbe anche se stesso. Il virus probabilmente più bastardo e tenace è quello che provoca il banalissimo raffreddore.
L’unico modo per combattere i virus è possedere la chiave d’accesso alla loro struttura, cosa che il nostro sistema immunitario è in grado di fare ogni volta che contraiamo una malattia. Il motivo per cui da piccoli, almeno una volta era così, ci facevamo tutta la sfilza di malattie virali: rosolia, morbillo, varicella ecc. era per programmare il sistema immunitario con gli anticorpi verso quelle malattie. Una volta contratte, infatti, non ci ammalavamo più.
Naturalmente ciò vale anche per l’influenza. Se almeno una volta nella vita ci siamo ammalati di quella vera, come la Hong Kong del 1968, potremmo notare che da allora non l’abbiamo più contratta.I nostri ultranovantenni sono tutti sopravvissuti alla “Spagnola” e anche coloro che contrassero l’Asiatica del 1957 sembrano immuni ad ulteriori contagi.Per questo, vaccinare i vecchi, ovverosia persone che hanno già un’immunità verso i virus influenzali più importanti dell’ultimo secolo ha poco senso. Per lo meno ha poco senso dal punto di vista immunitario.La risposta di Big Pharma è pronta: ma questi sono virus mutanti. Sbagliato, tutti i virus mutano. Lo fanno per adattarsi al nuovo ospite e per sopravvivere alla selezione naturale.L’immunità naturale è potente. Se il ceppo principale è antigeneticamente noto, anche i sottotipi e le varianti vengono riconosciute. Magari ci viene una febbricola e soffriamo per qualche ora o giorno ma non ci ammaliamo in maniera grave.
I vaccini, tanto amati da Big Pharma da proporli per qualsiasi cosa, dall’influenza al piede d’atleta, sono un tentativo di riprodurre l’immunità naturale artificialmente. Siccome ricorrono a virus attenuati od uccisi, l’effetto immunitario a volte è imperfetto e per questo occorrono i “richiami”. Se vacciniamo una bambina contro la rosolia è probabile che a vent’anni, quando è pronta per fare un figlio, non sia più coperta dall’immunità vaccinale. Se invece la stessa bambina contrae la rosolia per via naturale sarà immune per sempre.I vaccini, oltre ad essere potenzialmente contaminati da agenti inquinanti chimici o biologici, presentano spesso neurotossicità. E’ tristemente famoso il caso dell’epidemia iatrogena (provocata da interventi sanitari) di Sindrome di Guillain-Barré, a seguito della vaccinazione di massa contro un’epidemia di influenza suina nel 1976.
C’è da dire un’altra cosa. L’incidenza di molte malattie epidemiche è in calo naturale da decenni. Se contiamo le principali pandemie influenzali del Novecento vediamo che sono comparse nel 1918, 1957 e 1968. Sono passati quarant’anni dall’ultima.Eppure tutti gli anni partono campagne di vaccinazione di massa, rivolte a bambini e anziani, che invitano a vaccinarsi contro l’influenza che “quest’anno sarà particolarmente virulenta”. Non è così, per fortuna. Secondo i dati ufficiali del Ministero della Sanità (quando ancora ne avevamo uno), durante la seconda settimana del 2006, vi fu un’incidenza totale pari a 1,52 casi ogni 1000 assistiti dai medici sentinella, ossia quelli incaricati di raccogliere i dati epidemiologici.L’influenza vera sembra non esistere più ma i vaccini antinfluenzali continuano ad essere prodotti e ogni tanto, per terrorizzare un po’ la gente, si pigia il pedale del gas su notizie di epidemie lontane che potrebbero arrivare da noi.Oppure si gioca la carta del farmaco antivirale miracoloso.
Gli antivirali sono pochi perchè i virus sono bastardi e non è facile averne ragione, se non ci chiamiamo Sistema Immunitario. L’Aciclovir contro i virus erpetici è utile per limitare il danno ed abbreviare il decorso della malattia. L’AZT, zidovudina, serve nella terapia dell’AIDS ma presenta effetti collaterali pesanti.
L’ultimo divo è l’Oseltamivir, TAMIFLU, le cui capsule bianco-gialle, così vaticane, vengono propagandate subdolamente al TG1 in questi giorni di influenza maiala.L’effetto miracoloso di questo farmaco si limita al fatto di abbreviare la durata della malattia. Invece di cinque giorni, ne stai a letto quattro. Ogni altro effetto curativo sull’influenza non è minimamente dimostrato. E’ dimostrato invece che il Tamiflu, oggi distribuito da Roche, fu messo a punto dalla Gilead, il cui Presidente nel 1997 era Donald Rumsfeld. Oplà!
Una confezione di Tamiflu in Italia costa 35 euro.In caso di allarme pandemia, abbiamo già sentito dire che gli stati sarebbero costretti a rifornirsi di enormi scorte di questo “miracoloso” antivirale, già gabellato in precedenza come panacea contro l’aviaria e risultato assolutamente inutile anche in quel caso.Le ultime notizie sono che le azioni dei produttori di Tamiflu sono schizzate alle stelle e quindi anche i profitti di chi detiene tali azioni.
A volte ritornano. Le influenze, le oche, gli aerei che sorvolano minacciosamente New York, i maiali, Donald Rumsfeld.


Amen

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