venerdì 31 luglio 2009

Evviva Bossi


Nella nuova mavovra annunciata dal Ministro Tremonti per il Sud si parla finalmente di novità.

Innazitutto verranno stanziati i Fondi per le Aree Svantaggiate.


Secondariamente ci vorrà qualcuno che dovrà sia gestire che erogare tali fondi: ed ecco allora la brillante idea di fare nascere un nuovo Ente ed una nuova Banca.


Ma per carità non chiamatela Cassa del Mezzogiorno. Perchè la Cassa era cosa ben diversa!


La Cassa del Mezzogiorno è stata un ente pubblico italiano creato dal governo di Alcide De Gasperi per finanziare iniziative industriali tese allo sviluppo economico del mridione d'Italia, allo scopo di colmare il divario con le regioni settentrionali.

Nonostante quasi 50 anni di finanziamenti a fondo perduto e investimenti significativi, oggi il divario di ricchezza permane in termini di PIL pro capite e in termini di produttività. Il reddito pro capite è mediamente il doppio al Nord rispetto al Sud, e i tassi di disoccupazione così come il lavoro nero sono pari al doppio al Sud rispetto che al Nord.
Il fallimento parziale delle politiche assisstenzialistiche tramite finanziamenti a pioggia non ha giovato al Mezzogiorno, né ha giovato l'abolizione improvvisa della Cassa per il Mezzogiorno, con l'avvento della nuova politica degli incentivi in chiave europea con il varo della legge 488/1992. La nuova legge infatti ha iniziato a funzionare solo nel 1996 determinando una situazione di generale crisi nel Sud che ha coinvolto imprese, enti locali e banche.
Una valutazione più approfondita degli investimenti nel Sud evidenzia che i fondi investiti in termini di quantità, pur in presenza di una legislazione speciale, sono stati inferiori agli investimenti pubblici realizzati in via ordinaria negli stessi anni nel Nord del paese.

Questa constatazione tuttavia non vuole giustificare la bassa qualità della spesa nel Mezzogiorno e la responsabilità della classe politica e dirigenziale. L'obiettivo che si era posto la poltica industriale nel 1950 solo in parte è stato raggiunto e questo pone dei dubbi sui paradigmi alla base dello sviluppo che si era ipotizzato. Il tentativo artificioso di impiantare la grande impresa a partecipazione pubblica e i finanziamenti alle imprese del Nord, non hanno innescato alcun circolo virtuoso nelle aree in cui sono state insediate, anzi hanno favorito la creazione nel Sud di un semplice mercato di sbocco per la produzione dell'industria dell'Italia settentrionale o l'acquisto di macchinari usati da altre imprese del nord.


Ma per Tremonti e per il Governo tutto sarà un nuovo Piano Marshal, non una nuova Cassa!

«Il problema — ricordava Tremonti ai suoi collaboratori—non è cosa fare nei prossimi quattro anni, ma cosa succederà il primo gennaio del 2014».

Esattamente, dove andremo a prenderli per metterli nella Cassa.

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